Il vedovo

Massimo Ghini

Dall’11 al 23 novembre 2025

In questo spettacolo tratto dal celebre film di Dino Risi, Alberto Nardi, un industriale romano, megalomane, ma con scarso, se non disastroso, senso degli affari, sposato (probabilmente per interesse) con una ricca donna d’affari, abile e spregiudicata, alla quale lui, perennemente assediato dai creditori, si rivolge quando ha bisogno di firme per contratti, cambiali o denaro contante per le sue fallimentari iniziative. La moglie, tuttavia, consapevole dell’assoluta incapacità del marito negli affari, saggiamente, non solo ha smesso ormai di continuare a sussidiare il marito ma lo umilia continuamente apostrofandolo “cretinetti” anche in pubblico e, dietro anonimato, gli presta continuamente denaro a condizioni usuraie, tramite il commendator Lambertoni, suo intermediario, rovinandolo ulteriormente. Ad Alberto non resta che studiare improbabili piani, assieme ai suoi improbabili collaboratori, per sbarazzarsi della moglie ed ereditarne i capitali. In una trascinante girandola comica i suoi tentativi innescheranno assurde situazioni che hanno fatto de Il vedovo un magnifico capolavoro comico della “commedia all’italiana” che vedeva protagonisti due mostri sacri come Alberto Sordi e Franca Valeri.

In questo adattamento firmato da Gianni Clementi ed Ennio Coltorti l’azione è spostata a Roma: Massimo Ghini interpreta il ruolo del grande Sordi proponendo il “suo” Alberto Nardi e Paola Tiziana Cruciani, quello che fu di Franca Valeri: un’Elvira, non più Almiraghi, ma Ceccarelli, che, benché romana, con cinico pragmatismo culla il sogno di trasferirsi senza il marito a Milano adottandone il dialetto per emanciparsi anche lessicalmente dai luoghi comuni caratterizzanti Roma e la sua gente e inserirsi così nel grande movimento economico che porterà alla futura “Milano da bere”. Già negli anni ’50 Risi individuava quelli che sarebbero diventati i protagonisti di un altro suo capolavoro: “I mostri”. Oggi i personaggi del Il vedovo non possono non ricordare il vertiginoso aumento della attuale “mostruosità” sociale. Lo spettacolo, rispettando al massimo l’intreccio del celebre film e trasformando in ritmi teatrali le scansioni filmiche del tempo, non si propone come un’imitazione, ma piuttosto un omaggio a questo capolavoro degli anni Settanta e come l’occasione di un ritorno al grande divertimento “all’italiana”.

dal film di Dino Risi
Adattamento di Ennio Coltorti e Gianni Clementi

con Paola Tiziana Cruciani

e con Giuseppe Gandini, Leonardo Ghini, Irene Girotti, Diego Sebastian Misasi, Tony Ruocco, Tomaso Thellung

Regia Ennio Coltorti

Scene Andrea Bianchi
Costumi Annalisa Di Piero
Musiche Davide Cavuti
Assistente alla regia Erica Intoppa

Martedì – sabato: 20:45
Domenica: 15:30
Sabato 22 novembre: 15:30 e 20:45

Prezzi in via di definizione.

Spettacolo incluso nell’abbonamento Prosa 2025/26.

Durata in via di definizione.