Nerone
Duemila anni di calunnie
EDOARDO SYLOS LABINI
Uno spettacolo di Edoardo Sylos Labinida Massimo Fini - da un'idea di Pietrangelo Buttafuoco
Drammaturgia Angelo Crespi
Regista Assistente Paolo Merlini
con Sebastiano Tringali, Dajana Roncione, Giancarlo Condè, Gualtiero Scola, Paul Vallery e con gli allievi attori della ADIacademy
e con la partecipazione di Fiorella Rubino
Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta - Disegno luci Pietro Sperduti
Musiche originali Paul Vallery

Chi era
davvero Nerone? Era davvero quel pazzo megalomane precursore antesignano della
moderna politica spettacolo? Da dove gli veniva quel malore esistenziale che lo
spingeva a primeggiare su tutti, e a chi voleva piacere quando cantava o
recitava i versi in greco? Cosa c'era dietro al consiglio del suo precettore
Seneca, o all’ossessiva presenza della madre Agrippina?
Sullo sfondo
di una Roma bruciata da un incendio di cui Nerone verrà accusato ingiustamente
di essere il mandante, l’incubo dell’Imperatore la notte prima della sua morte.
La possibilità di fuggire dalla congiura dei suoi senatori, o la scelta di
uccidersi per mano propria.
Le passioni,
gli intrighi, l'avvincente amore per Poppea. E poi il segreto, l'allucinazione
del matricidio, i dissapori con la classe patrizia e politica, dapprima
adorante e compiacente, poi golpista e sanguinaria.
Tra i marmi
della Domus Aurea, Nerone, tormentato dal fantasma della madre, rivive le
presenze più importanti della sua vita. Una tempesta di sentimenti, paure,
pentimenti, orgogli e riflessioni tragiche.
Nerone, pazzo o profeta?